…” Perchè nessuno si illuda che siamo ad una svolta, ad un ribaltamento di equilibri, ad un cambio di vento. Il più è da costruire e servono lungimiranza, coraggio, volontà e capacità tanto di volare alto quanto di recuperare questa vista lunga per ripiantarsi nel cuore di quella società popolare e del lavoro dalla quale la sinistra si è autoespulsa sdegnosamente a volte: e se non fa questo doppio movimento, vista dall’alto e dal basso, ben difficilmente il tempo guadagnato passerà utilmente. Il credito della Schlein è cresciuto: perchè non giocarlo, finalmente, per una idea grande e ambiziosa di politica e di società? …”

Lì eravamo dopo il voto sardo e lì siamo ora dopo il voto abruzzese…virgola in più o in meno. Con anzi oggi un segnale di difficoltà dei 5S che potrebbe farli ‘regredire’ verso una visione puramente competitiva del rapporto a sinistra, e un dato non negativo del PD che, solo, può essere elemento di conforto per la sua Segretaria.

Rimane il problema di fondo di metà elettorato che non si sente coinvolto nella disputa elettorale, non rappresentato.

E rimane il problema di una visione politica alta che non solo manca ma di cui continua a non intravedersi neanche una ricerca nelle forze organizzate in campo. E parte costitutiva di questa ricerca dovrebbe anche essere una riflessione originale sulle forme della politica dopo la crisi irrimediabile di quelle novecentesche senza che in tutti questi 30 anni buoni ci si sia misurati con questo nodo ineludibile e non aggirabile con maggioritari ed esasperazioni personalistiche che sono diventati invece fattori acceleranti di quella crisi democratica a cui forze potenti dell’economia e della finanza hanno lavorato.

Ed è quindi da qui che occorrerebbe partire per superare quella situazione solo apparentemente paradossale di oggi di una politica senza società e di una società senza politica nella quale il vento della destra spira trovando pochi ostacoli e ripari.

Quando si comincerà a battere qualche colpo serio su questo terreno potremo dire che della traversata si intravede, per quanto lontano, molto lontano, il margine estremo.

Gianfranco Nappi

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