PER UNA NUOVA LEGGE DI GOVERNO DEL TERRITORIO IN CAMPANIA

In Campania è in discussione la proposta di modifica della Legge
regionale n.16/2004 sul governo del territorio che ha riaperto il
dibattito molto complesso sui temi dello sviluppo economico da un lato e
l’esigenza della salvaguardia ambientale dall’altro.
La volontà di
aggiornamento della Legge 16/2004 era emersa già nella precedente
consiliatura regionale 2015/2020 e con la prosecuzione del governo della
Campania a guida De Luca tale volontà è stata chiaramente riconfermata.
L’emergenza epidemiologica globale da SARS-CoV-2 del 2020 e la grave
crisi economica che ne è scaturita hanno riavviato il motore dello
sviluppo economico fondato sul ciclo edilizio e se con il Governo Conte
tale ciclo era stato orientato soprattutto alla riqualificazione e
rigenerazione del preesistente patrimonio edilizio, riducendo o
quantomeno contenendo il consumo di suolo, progressivamente si è
assistito all’ulteriore aggressione alle risorse naturali e al
patrimonio ambientale del Paese.
In Regione Campania, e in particolare a Napoli e nell’area
metropolitana, sono in corso piani e progetti che hanno come presupposto
la densificazione e la rigenerazione urbana, entrambe orientate a
incrementi di superfici e cubature residenziali a danno delle superstiti
aree verdi nei centri urbani e storici e delle aree agricole
sistematicamente aggredite dalla ‘metropolizzazione’ e
‘periferizzazione’ globale.
Da più parti è avvertita la necessità di cambiare strada e orientare in
maniera corretta e giusta la cura del territorio e delle comunità
nell’interesse collettivo del risanamento ambientale e della riduzione
significativa dello spreco delle risorse naturali e non riproducibili.
Da oltre 50 anni, dalla grande crisi energetica degli anni ’70 dello
scorso secolo, si cerca di cambiare i paradigmi della crescita
inarrestabile dell’impatto antropico sull’ambiente e ne restano soltanto
sei di anni per raggiungere i traguardi fissati dall’Agenda 2030. Non
siamo riusciti in 50 anni a cambiare rotta e ora dovremmo concentrare in
così poco tempo rimasto tutte le azioni di contenimento degli sprechi e
dei consumi del capitale naturale e primo fra tutti del cambiamento
climatico.
Non resta più tempo e non sono più accettabili iniziative di sprechi di
risorse economiche per implementare la macchina incessante della
distruzione e ricostruzione di interi comparti urbani che amplificano
piuttosto che ridurlo il degrado umano, sociale, culturale ed economico.
I segnali di ingovernabilità di Napoli e della città metropolitana sono
sotto gli occhi di tutti e non si deve assolutamente cadere nel tranello
del ciclo incessante di distruzione e autocostruzione della metropoli
che è in atto. Fermatevi!
La ‘metropolizzazione’ e la ‘periferizzazione’ sono gli aspetti
complementari della stessa medaglia il ‘sottosviluppo della comunità
socioeconomica’ del Mezzogiorno di cui Napoli è la realtà capofila, così
come lo sono il degrado ambientale e sociale di tutte quelle aree che
oggi sono oggetto proprio di quegli interventi finanziati che
riproporranno gli stessi fenomeni più gravi di prima perché rispondono
alla stessa logica speculativa edilizia e di consumo di ulteriore suolo,
che siano opere pubbliche o private ma progettate secondo la stessa
logica pianificatoria.
Giovedì 8 febbraio prossimo tutte le associazioni ambientaliste, i
comitati di cittadini, i sindacati
diversamente impegnati sul fronte
della vivibilità delle città e del territorio campano promuovono un
incontro per chiedere un tavolo permanente per la formulazione di un
testo di legge unitario per il governo del territorio ispirato alle
direttive nazionali ed europee in materia di salvaguardia e risanamento
ambientale unitamente agli esperti e a tutti coloro che stanno anche
promuovendo la raccolta di firme per la proposta di legge di iniziativa
popolare ‘Rigenera Campania’ avviata il 20 gennaio u.s. e che dovrà
concludersi entro il 20 maggio prossimo.
È tempo di cambiare i paradigmi dello sviluppo verso processi produttivi
e di vita consapevoli.

Emma Buondonno

Il giorno 8 febbraio 2024 presso la sede del DIARC, via Forno vecchio, 4.
si terrà una

GIORNATA DI MOBILITAZIONE

Una Conferenza Stampa e un Tavolo di lavoro

 per chiedere alla Giunta Regionale
una nuova e moderna legge di Governo del Territorio.

Ancora una volta l’associazionismo ambientalista e di tutela del paesaggio e organizzazioni sociali, sindacali operanti sul territorio si apriranno al confronto con le istituzioni, gli stakeholder, i cittadini e i media per richiedere alla Regione Campania

un Tavolo di Lavoro per l’elaborazione di una nuova e moderna Legge Urbanistica che integri la pianificazione territoriale con quella paesaggistica ed esalti il ruolo strategico della pianificazione e dei processi partecipativi, nell’ottica della Transizione Ecologica.

Questa giornata di mobilitazione vedrà la partecipazione dei vertici delle associazioni di carattere nazionale per testimoniare il loro supporto alle rappresentanze regionali e locali e al variegato mondo associativo che dall’estate scorsa si è mobilitato contro il Disegno di legge: “Modifiche alla L.R. Campania n. 16/2004, recante Norme sul Governo del Territorio”.

Antefatto:

Il 23 novembre 2023, associazioni ambientaliste, sindacali e sociali furono promotrici di un  Sit-In di protesta presso il Consiglio Regionale del Centro Direzionale.  Nonostante le proibitive condizioni del tempo date da un fortissimo vento, fecero sventolare le bandiere della protesta contro il provvedimento di modifica della Legge Regionale di Governo del territorio n.16 del 2004.

Fu una giornata di manifestazione democratica per esplicitare meglio i motivi del forte dissenso al DdL approvato in Giunta Regionale nel giugno scorso e in procinto di essere discusso nell’aula consiliare.

Una delegazione delle associazioni, fu infine  ricevuta da alcuni consiglieri regionali, nonché dal presidente della IV^ Commissione Consiliare, on. Luca Cascone, che in conclusione dell’incontro, assicurò che alla conclusione dei lavori della Commissione da lui presieduta, avrebbe convocato confronto preventivo sul maxi emendamento licenziato e che nel contempo si sarebbe fatto portavoce nei confronti dell’Assessore all’Urbanistica Bruno Discepolo, affinché, anche in fase di discussione del Regolamento di attuazione, le stesse associazioni fossero coinvolte in un percorso di confronto e condivisione dello stesso.


I due provvedimenti
, assicurò Cascone, legge di modifica e regolamento di attuazione, come richiesto dalle Associazioni, avrebbero proceduto di pari passo, anche in considerazione del fatto che la legge di modifica della L.R. 16/2004 sarebbe priva di efficacia senza il regolamento di attuazione approvato.

Son passati ormai più di due mesi ma non ci è stato ancora trasmesso ufficialmente il testo del maxi-emendamento annunciato, nè abbiamo notizia dell’Istituzione del Tavolo di confronto sulla Legge, nè tanto meno quello sul Regolamento.

Anzi.
Voci insistenti circolano in merito alla volontà del Presidente della IV Commissione di inviare un testo col Maxi emendamento annunciato, e ancora misterioso, senza istituire quel momento di dialogo e di confronto annunciato il 23 novembre.

Per questa ragione le sottoscritte Associazioni e Organizzazioni, preoccupate del tempo che scorre,  hanno deciso di riprendere la contestazione indicendo una

GIORNATA DI MOBILITAZIONE CONTRO L’ATTUALE DISEGNO DI LEGGE DI MODIFICA DELLA L.16/84, così come rappresentato nel misterioso Maxi emendamento che circola insistente e non smentito.per il giorno GIOVEDI 8 FEBBRAIO 202 presso la sede del DIARC, via Forno vecchio 4.

Si sono progressivamente aggiunte alla protesta molte altre sigle di Associazioni e Organizzazioni ambientaliste, sindacali e adesso del mondo dell’agricoltura, CHE SONO STATE INVITATE A INTERVENIRE.

ADA Donne Architetto

A.N.T.A.R.E.S.

AIR, Architetti in Rete

ARCI Campania

Ass. Marco Mascagna

CGIL Campania

CNA Costruzioni Campania

Casartigiani Campania

Coldiretti

Confagricoltura

FIAB

Fillea CGIL Campania

FLAI CGIL Campania

Gente GREEN

Gente Green Events

Italia Nostra

Legambiente

MaiPiùAmianto

Nu.Ri.Ge. Nuove Rigenerazioni

Rete Sociale No Box

Rigenera Campania

SPI CGIL Campania

UDU

VAS

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