Vergogna per Rete Ferroviaria Italiana che al tempo in cui ogni centimetro quadrato della terra è osservato, misurato, calcolato, sensorizzato…non ha ancora dotato tutta la rete, tutta la rete delle più elementari misure di sicurezza digitali.

Vergogna per Rete Ferroviaria Italiana per l’uso disinvolto dell’esternalizzazione delle attività lavorative e per le catene di subappalti che si allungano sempre di più.

Vergogna per il Governo che ha ulteriormente allentato il rigore del codice degli appalti, ha legalizzato l’infinito sub-appalto che più lo allunghi e più si riducono le condizioni di sicurezza del lavoro e che ha ridotto i fondi per la sicurezza nella mobilità.

Vergogna per voi che chiusi nelle vostre torri d’avorio, nei vostri circuiti esclusivi, nel vuoto delle vostre vite di plastica neanche conoscete la realtà della condizione del lavoro notturno, del lavoro esposto, del lavoro fragile e in tanti casi precario: lavoro che si genera così e così sfruttato e così insufficiente per vivere dignitosamente proprio in ragione del sistema che governate e che consente a voi una ricchezza oscena estraendo risorse dalle vite stesse delle persone.

Vergogna per tutti quelli che in politica sono usi ascoltare sempre, e prima, e su tutto, il più forte, i suoi interessi, i suoi esperti, i suoi corifei; i grandi top manager buoni per tutte le banche e per tutte le grandi aziende, i grandi finanzieri, quelli che ci sanno fare…con i soldi e le vite degli altri.

Dolore infinito per queste altre morti, così eguali a tutte le altre che ci sono già state e a quelle che, lo sappiamo bene, verranno. Così simili a tutte le morti degli sfruttati. Così simili alle morti nel mare. Così simili tutte. Dolore infinito.

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