CHIEDI IL NUOVO INFINITIMONDI 36/2024 SCRIVENDO A infinitimondirivista@gmail.com

Sono passati più di cinquanta anni da quando Franca Chiaromonte ed io frequentavamo lo stesso liceo a Roma e Franca, 14 anni appena compiuti, incontrò quel gruppo che era l’inizio della Comunità di Sant’Egidio che già si caratterizzava per unire l’impegno sociale, le “scuole popolari” con i bambini delle baraccopoli di Roma o delle immense periferie della città cresciuta troppo in fretta e per tanti bambini cattiva maestra di vita. Era normale dialogare, confrontarsi.

Fu in quel momento che sentii per la prima volta parlare di Gerardo Chiaromonte (papà) all’epoca importante dirigente del partito comunista, un partito dove la disciplina e l’appartenenza erano un atteggiamento umano di sobrietà, che non nascondeva affatto le differenze di valutazioni. Anche Gerardo era piuttosto perplesso rispetto alle scelte della sua primogenita, ma, dimostrando da subito una grande capacità di ascolto e comprensione, discuteva animatamente con Franca, ma non ebbe mai un atteggiamento proibitivo: continuò a discutere e discutere e discutere. Siamo cresciuti e direi con realismo abbiamo raggiunto l’età dei nostri genitori, ma la vita non ci ha diviso…”

Matteo Maria Zuppi

DALL’ARCHIVIO FOTOGRAFICO INFINITIMONDI-MARIO RICCIO

PAUSA CREATIVA: SCOPONE CON LUCIANO LAMA

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