Nel turbinio dell’oggi tra efferatezza privata e di guerra, bramosia di dominio e di possesso dell’altro i riflettori pongono l’attenzione sulla violenza che viene perpetrata nei confronti delle donne : violenza di cui ricorderemo con grande tristezza la giornata “dedicata”.

Ma Gaza ci ricorda che la violenza è in ogni dove.

I soggetti più deboli sembrano ormai vittime di atteggiamenti che hanno ormai poca attinenza col sub-strato sociale. Nell’ormai lontano 2012 era finalmente entrato anche in Italia il termine “femminicidio”, non contrapposto all’omicidio ma come espressione cruda con un significato che attiene anche agli aspetti intrinseci del contesto in cui si consuma la violenza stessa.

Eppure da allora tutto sembra ingigantito senza che alcuno sembra riuscire a immaginare una società, dove le persone al di là del genere , dell’età, dell’appartenenza etnica, geografica, nella scala sociale non abbiano tutte giusta valorizzazione, importanza, collocazione.

Sembra smarrita la volontà culturale e di crescita politica di tutti: nessuno escluso

Solo quando tutto questo cielo non sarà più vessato, perseguitato, osteggiato, sfruttato, annientato, violentato, immiserito, ebbene solo allora potremo dire di vivere in una società libera.

Franco Astengo

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