22 APRILE 2023: GIORNATA MONDIALE DEL PIANETA TERRA
1°MAGGIO 2023: FESTA DEL LAVORO 2023




“Ogni giorno dovrebbe essere l’Earth Day… per ricordarci di chiedere scusa a Madre Terra “mi ha scritto Taire Von Meister.

L’Earth Day = 22 aprile per celebrare la Giornata della Terra, è stato istituito nel 1970 dal senatore degli Stati Uniti Gaylord Nelson: da anni è la più grande manifestazione ambientale e nelle forme più svariate i cittadini del mondo si uniscono per celebrare il nostro pianeta e promuoverne la salvaguardia. Quest’anno la Giornata mondiale della Terra ha acquistato ancora di più uno spessore etico per i fenomeni devastanti e sempre più invasivi causati dal cambiamento climatico. E’ bene ricordare che la proposta primordiale è di John McConnell, un attivista per la pace molto interessato all’ecologia perché era convinto che gli esseri umani abbiano l’obbligo di occuparsi e di proteggere il proprio pianeta, necessario è condividerne le risorse in maniera giusta per tutti: nell’ottobre 1969, durante la Conferenza dell’UNESCO a San Francisco, propose “Una giornata per celebrare la vita e la bellezza della Terra e per promuovere la pace”.
La celebrazione della vita sulla Terra da decenni è un monito agli uomini sulla necessità di preservare e rinnovare gli equilibri ecologici dai quali dipende tutta la vita sul pianeta; ora deve diventare un imperativo impossessandosi fattivamente anche degli accorati moniti di Papa Francesco che chiama la Terra “Casa Comune”. Molte donne hanno già trasformato in azioni proficui tali avvertimenti: in Uganda Vanessa Nakate (nata a Kampala il 15 novembre 1996) ha iniziato ad impegnarsi attivamente tra il 2018 e il 2019, perché nel frequentare la facoltà di Economia della capitale aveva colto la gravità del cambiamento climatico come causa delle inondazioni e dalle frane che in quel periodo devastavano la parte orientale dell’Uganda. Ha introdotto per prima i Fridays for Future in Africa subendo anche le calunnie più meschine: il suo libro “APRITE GLI OCCHI La mia lotta per dare voce alla crisi climatica” in Italia è pubblicato da Feltrinelli.
È bene ricordare l’enorme funzione positiva che sta assumendo TIKTOK per la causa ambientalista e per la cura del pianeta. Questa app – a metà tra social network e un social media (creata dalla società cinese chiamata ByteFance) ospita tanti “influencer” che danno informazioni corrette per combattere le fake news negazioniste, con pragmatismo efficace attraverso clip comunicano suggerimenti, buone pratiche ed azioni di comunità per ridurre sprechi e inquinamento. Vari giornali danno informazioni sui profili di numerosi i “tiktoker” italiani che si dedicano a peculiari attività imprenditoriali per la sostenibilità ambientale e per combattere la siccità; i “greentoker” sono attivissimi nelle “campagne plastic free”, per il riciclo e per il riuso.
Anche nel campo della moda è già allarme dichiarato per l’enorme (direi inimmaginabile) quantitativo di scarpe di plastica accumulato negli ultimi anni e per la quantità inaccettabile di litri di acqua (è emerso il dato di 79 milioni!) consumata nella produzione di tessuti e vestiti.

1° maggio 2023: Festa dei Lavoratori

In questa giornata l’attuale complessità del mondo del lavoro è apparsa nella sua gravità più acuta sia per il contesto storico internazionale, anzi è bene evidenziare mondiale – che per la realtà italiana e di molti altri sistemi democratici.
E anche oggi il termine “giovani” sembra aver trovato una necessaria centralità, ma è bene sottolineare il sembra. È doveroso diventare consapevoli che accanto alle nuove problematiche emergenti per la previsione di perdita di posti di lavoro conseguenza dello sviluppo tecnologico, ci sono già molti giovani che senza rumori inutili stanno mettendo in atto nuovi forme di lavoro. Anche con inedita forza etica.

Ho avuto l’opportunità di conoscere e aprire un dialogo con Tiare. Von Meister, 22 anni, con solide radici napoletane che vive tra l’Italia, la Germania e il resto del mondo. Tiare è artefice, non da sola, di una specifica attività imprenditoriale ecosostenibile: dare vita a un sistema trasparente ed innovativo nel mondo della moda di oggi.
Il nostro dialogo è diventato online con una certa continuità.
Questa opportunità per me è diventata una risorsa ampliando ancora più realisticamente lo sguardo sulla “moda” : mi ha incuriosito sempre e mi affascina tuttora per conoscere e capire espressioni culturali nella miriade di colori e tessuti al di là delle pagine patinate delle riviste, delle firme glamour, degli stili fashion, del nostro accurato artigianato che tuttora è vitale, degli alti costi intollerabili delle cosiddette grandi o piccole ”firme” che, (nel loro frenetico alternarsi con suggestive ma invadenti pubblicità costosissime) sostengono – più di quanto si conosca – forme di sfruttamento che rasentano azioni di schiavismo sotto l’ombrello della globalizzazione. Qualche volta vengono ricordati gli incendi di fabbriche di abbigliamento che hanno causato stragi soprattutto di operaie; periodico è il richiamo della percentuale di PIL italiano che l’industria della moda alimenta.
Dialogare con Tiare è stato aprire uno specifico sguardo sui giovani dell’oggi attentamente, concretamente e creativamente impegnati per la salvaguardia dell’unica “Casa Comune “che abbiamo. In tanti il loro impegno è una scelta etica necessaria da moltiplicare e da condividere superando confini antropologici e geografici. È scelta etica anche l’uso intelligente, chiarificatore come promotore di progresso diffuso – l’uso delle moderne tecnologie e della rete.
La bella curiosità iniziale attraverso il dialogo con la giovane imprenditrice ha dato spazio ad un’esplorazione di grande interesse, ad esigenze di approfondimento e di diffusione.

Graphics & Logo creato da Tiare & Sabrina


Migliori amiche dal 2003, Sorelle dal 2013, USELESS partner dal 2023.

•Tiare, vorrei dare spazio ad un percorso attento del tuo progetto/lavoro con una essenziale mia premessa. La parola moda ha origine dal latino “modus” con il significato di “modo, maniera”: in ogni luogo è sempre stato un fenomeno sociale che, per me, negli ultimi anni è diventato più poliedrico. Ha oltrepassato rapidamente i confini di modelli estetici e comportamentali ancorati a specifiche aree geografiche e culturali, sta determinando nuovi modelli di vita per il succedersi rapido di nuovi materiali innovativi (un gruppo di giovani in Sicilia ha creato tessuti con la lavorazione delle arance!) e con il velocissimo diffondersi di originali elementi estetici anche se, ormai, è invasiva l’omologazione nel vestire quasi senza distinzione di fasce di età e differenze di genere. Nella sua complessità – anche per il dominio delle leggi di mercato e finanziare – io nella moda individuo originali e produttive forme di coesione per portare avanti tenaci battaglie per arginare disastri e per proteggere il nostro pianeta non solo come mare, terre, monti ma soprattutto come legami tra umani responsabili e consapevoli nella salvezza di Bellezza. Credo che tu condivida queste mie essenziali osservazioni e ti chiedo di aggiungere tue riflessioni partendo dal logo che mi hai inviato e raccontando dell’idea base del tuo lavoro e della complicità nata, coltivata con la tua socia Sabrina.


“Tiare e Sabrina, sempre insieme dall’asilo. Dalla prima recita di Natale, vestite da angioletti. Negli anni ci siamo travestite da sirenette, pon pon girl… Vivendo una sorellanza fatta di affinità e progetti da costruire, cosi’ è nata la nostra start-up. USELESS: un gioco sul significato della parola che in inglese vuol dire inutile, ma che divisa in due diventa l’imperativo di tendenza: usare meno, comprare in modo più intelligente e dare vita a pezzi reinventati. Da inutile a due volte utile.

Abbiamo dato vita al concept USELESS, perché abbiamo riflettuto su questa società dei consumi che finisce col generare un accumulo di rifiuti che crea gravi problemi di smaltimento. Inoltre ci siamo rese conto che la moda è come una trottola che finisce con riproporre in tempi lunghi o veloci, sempre gli stessi modelli. Quindi abbiamo pensato di mettere insieme questi due aspetti, nel senso che ci serviamo di oggetti caduti in disuso (capi di abbigliamento, gioielli di fantasia) ai quali diamo nuove forme, nuova vita. Anche loro hanno diritto a una seconda chance. In questa catena di trasformazione ci serviamo di artigiani che seguono i nostri suggerimenti.

USELESS è un marchio contemporaneo, eticamente e socialmente responsabile che va ben oltre la produzione di collezioni annuali e mira a mostrare una nuova ondata di creatività, in grado di costituire comunità di consumatori e produttori, che si riconoscono in questi prodotti frutto non solo di fantasia ma anche di una coscienza etica e multiculturale. All’ interno di queste comunità il processo produttivo si sviluppa piuttosto in maniere orizzontale anziché verticale, nel senso che la differenza di salario tra l’artigiano e il creatore non sia così marcata come lo e oggi nel sistema della moda. La piattaforma USELESS è anche una linea d’azione per diffondere scintille creative attraverso il colore, il design, le arti visive e digitali. L’ispirazione la troviamo ovunque. Facciamo rete per la lotta allo spreco e quindi per la salvezza del pianeta. “




Tiare Von Meister & Sabrina Scherz Co – Fondatrici di USELESS Insieme non raggiungono i 50. Anni naturalmente!



• Tiare vuoi condividere gli studi fatti ed eventuali esperienze formative e/o professionali già da te sperimentate. Ti chiedo anche in che modo il tuo progetto è stato accolto in famiglia.
Tiare “CHI SONO: Ho una laurea triennale alla Marangoni di Milano in Fashion Business, Comunicazione & New Media. Questi studi mi hanno fatto riflettere: la moda non è tanto un modo di ostentare status e brand ma è soprattutto un modo di comunicare con e attraverso culture di tutte il mondo. Voglio non mortificarle ma valorizzarle.
Ho lavorato a Parigi come consulente marketing per una griffe SILLAM di alta gioielleria: dovevo avvicinare il loro prodotto ai giovani. So che per me è stata un’esperienza molto formativa perché ho imparato a conoscere le loro esigenze e anche di tutti coloro non sono interessanti a gioelli molto costosi, indipendentemente dalle personali condizioni economiche. La Svizzera dove ho frequentato medie e il liceo (International Bacaleuart di Ginevra) è stato il mio banco di prova. E il trampolino di lancio. Ho debuttato con due eventi/show, il primo in un’Art Gallery a Saanen. Il secondo al Hotel Palace di Gstaad. Per me sono stati eventi per un successo personale, me ho capito ancora di più come orientare la mia professione maturando scelte fattivamente etiche in sintonia con me stessa”.


Prima Pop Up Shop/Show di USELESS 2023




• Puoi descrivere i passaggi più salienti del passaggio dall’idea all’azione, dal progetto alla messa in opera delle fondamentali linee progettuali?

Tiare “E’ tutt’ora un Working Progress. Io e Sabrina abbiamo deciso con convinzione e tenacia a inventare una catena virtuosa del riciclo etico. Abbiamo iniziato chiedendo ad amiche e mamme di amiche vestiti vintage da trasformare in maniera creativa e più adatta alle nuove generazioni. La nonna ci ha aperto i suoi bauli, era come trovarmi in una Wonder Room = Stanza delle meraviglie! Voglio rispondere alla domanda precedente: i mei genitori all’inizio hanno manifestato un certo disorientamento, ora sono contenti e mi sostengono anche perché hanno verificato il mio forte impegno quotidiano e il particolare successo che questo lavoro sta determinando in vari luoghi. Anche con una certa rapidità.”


• Ho già letto qualche articolo dedicato a voi, congratulazioni. Credo opportuno chiederti se ci sono eventuali criticità da voi individuate nel progetto in itinere e quali sono, invece, i “punti forza” da valorizzare di più. Infine, Tiare, vorrei chiederti qualche dato su risorse e fonti economiche.
Tiare “Per adesso siamo solo noi due a lavorare: questo rappresenta una criticità ma cresceremo. E siamo state già contattate da partner stranieri ed eventuali sponsor. Rimanere di nicchia è anche un punto di forza perché noi due lavoriamo in perfetta armonia e crediamo che dobbiamo meglio definire metodologie, aspetti burocratici ed amministrativi per meglio attuare con efficacia il nostro complessivo progetto per cui abbiamo fatto nascere USELESS. Le risorse finanziare sono costituite soprattutto da contributi volontari e di autofinanziamento, per ora pratichiamo ancora un forma di autogestione.”

• Ora ti chiedo: quali sono le tappe più vicine del vostro percorso progettuale e professionale, ovvero il futuro vicino di USELESS ?
Tiare: “Fine maggio faremo un’ esposizione a Milano, poi a Napoli presso Lo Scugnizzo Liberato, un hub di creatività, ricavato nell’ ex carcere Filangeri, dove creeremo un’iniziativa per valorizzare i talenti dei ragazzi dei quartieri. Già sappiamo che presto toccheremo altri capitali europee.
Nel frattempo, abbiamo applicato la formula UseLess anche a due maisonette di charme =piccole case nel centro storico di Napoli: 1) Casa Tiare in Via Egiziaca a Pizzofalcone 2) Casa Kamalei ( è il nome di mio fratello) in Via Supportico d’Astuti. Per noi sono importanti perché sono l’espressione di questa filosofia di vita: quello che butti tu, può servire a me. E cosi due poltroncine damascate con sete di San Leucio gettate dal teatro Politeama sono in bella mostra nel soggiorno, insieme a un giradischi di modernariato anni ’50. Sarebbero finiti in discarica due inginocchiatoi che spruzzati color azzurro pastello sono divenuti due comodini. Salvata nelle vicinanze del museo Madre una cornice baroccheggiante è diventata la spalliera del letto matrimoniale. Una vecchia Thonet girevole, abbandonata in San Biagio dei Librai, è stata da noi consegnata al falegname per una ripassata nel forno anti/tarme. Dopo l’operazione certificata adesso troneggia all’ingresso. Abbiamo recuperato ceppi di legno nella campagna irpina dell’enologo Generoso Di Meo, insieme a una vecchia damigiana di vino. Ritagliati quadrati di pelliccia di mia nonna sono appoggiati sui ceppi di legno li hanno trasformato in comode sedute. Per me il futuro è oggi. E noi cerchiamo di mettercela tutta. “




“Quello che butti tu, può servire a me”, Taire, 2 maggio 2023

• Tiare, in te ho colto una “passione appassionante etica” (conosco bene la singolarità della sua energia ) innovativa e resa più intrigante dalla tua giovane età. Vuoi rendermi partecipe di tue altre emozioni non transitorie e degli inediti che ti rendono forte? Che rendono forti te e Sabrina Scherz.
Tiare “A me non piacciono le etichette ed ora sono sommersa in un presente che mi dà tante cose che mi impegnano molto. Guardo sempre al futuro senza barriere. So una cosa: io e Sabrina vogliamo creare comunità, anche piccole e sparse in varie parti del mondo. Comunità che creino coesione soprattutto tra le persone nei luoghi in cui si costruisconoi. Vogliamo raggiungere l’obiettivo grande di creare rete tra le comunità realizzando concretamente gli ideali e i concetti per cui abbiamo creato USELESS.
Ti ringrazio di avermi dedicato il tuo tempo, Rosanna.”


Borsette con i tappi di lattine handmade da un nostro artigiano brasiliano.

Rosanna Bonsignore





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3 commenti

  1. Grazie di questo articolo che ci apre nuovi orizzonti…

  2. Grazie a Taire Von Meister.
    Noi abbiamo già deciso che il nostro dialogo continuerà anche per avere aggiornamenti costanti sullo sviluppo del loro lavoro, dettagli delle iniziative che nasceranno a Napoli, in Italia e oltre ogni confine.
    Lancio qui Taire e a Sabrina un grande IN BOCCA A LUPO, a chi è interessato il loro sito:
    H0mE I JUST USE LESS
    uselessbehaviour.com

  3. Fantastica iniziativa e grande sfogo a queste nuove forme di lavoro. Complimenti a queste giovani imprenditrici e proteggiamo sempre la nostra “Casa Comune”

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