Il convegno del 27 gennaio 2023 “ La penisola sorrentina e il turismo del terzo millennio. Overtourism e Sostenibilità” organizzato, nella Casa Comunale di Sorrento, dall’Associazione Aria Nuova Penisola Sorrentina in collaborazione con l’Arcidiocesi di Sorrento – Castellammare e con il patrocinio dei sei comuni peninsulari Massa Lubrense, Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello, Sorrento, Vico Equense e dell’Università Federico II di Napoli, ha concluso l’itinerario sul turismo in costiera
sorrentino-amalfitana, iniziato con un articolo pubblicato su Infiniti Mondi
nel mese di aprile del 2020, a cui fece seguito un interessantissimo videoforum il 6 maggio dello stesso anno. Da quella discussione e dal lavoro successivo, curato da Roberta Calbi e Massimo Anselmo, venne fuori un progetto più ampio e ambizioso, incentrato appunto sull’area sorrentino-amalfitana che fu presentato sul numero 14/2020 della rivista Infiniti Mondi. Nella giornata del 27 gennaio u.s. a Sorrento a discutere del tema sono stati chiamati: Annunziata Berrino, docente della Federico II, Sergio Beraldo, docente della Federico II, Gino Acampora, albergatore e agente di viaggio, Sac. Don Salvatore Iaccarino, Delegato
Diocesano. I saluti istituzionali sono stati portati da Massimo Coppola, Sindaco di Sorrento, da Michele Guglielmo, Presidente dell’Associazione Aria Nuova Penisola Sorrentina, da Mons. Francesco Alfano, Arcivescovo dell’Arcidiocesi Sorrento – Castellammare. Ha moderato GianPiero Scarpati, giornalista del TG 1. Nell’anno 2020, quando discutemmo del progetto con Infiniti Mondi, si viveva nel pieno della pandemia Covid-19, le amministrazioni comunali si dibattevano tra mille problemi, gli imprenditori altrettanto, mentre i lavoratori stagionali e quelli a tempo determinato si sentivano
abbandonati a loro stessi. L’economia della costiera era in ginocchio con il risultato che la società era chiusa a qualsiasi sollecitazione innovativa.
Anche le nostre proposte trovarono pochi interlocutori, nonostante i
numerosi videoforum organizzati con la partecipazione di sindaci,
amministratori comunali, imprenditori ed esperti di spessore. Il risultato
ottenuto è stato poco significativo, tanto che si pensò che i temi trattati
non fossero in sintonia con la realtà locale. Prima di prendere qualsiasi
decisione abbiamo voluto interpellare un gruppo di giovani professionisti
del turismo, originari della penisola sorrentina, impegnati in Italia e
all’estero.
Sono uomini e donne che ricoprono ruoli apicali nelle aziende dove sono
impiegati: Martino Acampora, Ceo di Spedir, gruppo di alberghi di lusso
e direttore generale del complesso Treville Group; Paola Caciolli,
direttore generale dell’Hotel Conrad Hilton, Kuala Lumpur, Malesia;
Marco di Carmine, direttore generale degli alberghi Gd Hotel Arenzano e
Hotel Punta San Martino, Genova; Valeria Fruscio, direttore generale
Gd Hotel Hilton Aleph Curio, Roma; Pietro Graziano, direttore generale
degli alberghi Holiday Inn di Cava dei Tirreni e dell’Hotel Terme Manzi di
Ischia; Alessio Lazazzera, direttore generale dell’Gd Hotel Excelsior
Venezia Lido, Venezia; Carmine Ponticorvo, direttore finanziario del
Grand Hotel et de Milan, Milano; Giuseppe Savarese, direttore
dell’ufficio vendite Hilton per l’Italia, Milano.


Ognuno ha espresso la propria idea su cosa sarà il turismo del futuro e il
ruolo che dovrà avere la costiera sorrentino-amalfitana in tale
prospettiva.
Un risultato straordinario coincidente perfettamente con i
nostri obiettivi. Abbiamo così deciso di proseguire contando sulla
collaborazione di un piccolo numero di persone che si occupano di cose
diverse ma che si riuniscono per parlare della stessa cosa: del turismo in
costiera. Esse sono: Annunziata Berrino, docente di Storia
Contemporanea alla Federico II, Giancarlo Spezie, Oceanografo Prof.
Emerito dell’Università Parthenope di Napoli; Valentina Stinga,
imprenditrice; don Carmine Giudici, amministratore della Cattedrale di
Sorrento.
Nell’anno 2021, con la promozione del turismo di vicinanza si è avuta
una timida ripresa sia del turismo stesso che dell’economia e nello
stesso tempo si è evidenziata la crisi dei lavoratori che ha colpito tutte le
attività del comparto turistico. Nessuna esclusa. I lavoratori che si sono
visti abbandonati dai propri datori di lavoro hanno perso la fiducia in
questo settore e si sono rivolti altrove, anche nell’edilizia dove l’orario di
lavoro e la paga sono rispettati e nel fine settimana non si lavora. Intanto
proliferano le strutture ricettive extra alberghiere come i B&B e le case
vacanze.
Nel 2022 si ha il grande ritorno dei turisti. La gente si sente finalmente
libera ed è presa dalla voglia di muoversi, girare, vedere, conoscere.
Le località più conosciute vengono subito evidenziate dai motori di
ricerca e quando sono servite dalle compagnie aeree low cost vengono
prese d’assalto come è successo con Napoli, la costiera sorrentino –
amalfitana, Pompei, le isole del golfo. Migliaia di turisti invadono le
località creando sovraffollamento e disagi a loro stessi e alle popolazioni
residenti.
Il sovraffollamento sul territorio generato dall’eccessiva presenza di
turisti che si definisce overtourism, rappresenta un fenomeno nuovo che
coinvolge moltissime località sia italiane che internazionali. Tale
fenomeno muove troppi interessi e genera enormi profitti, ed è proprio
questo che lo rende inattaccabile! Sul nostro territorio, ormai, non si
tengono in nessun conto le difficoltà che affliggono la vita quotidiana
degli abitanti o il disagio di chi deve, per fare posto a un B&B, trasferirsi
in altri comuni, cacciato dal proprio paese, allontanato dai propri familiari
e costretto spesso a cercarsi una nuova occupazione. Il fenomeno dei
B&B andrebbe monitorato con scrupolo sotto tutti gli aspetti, anche
perché, tra l’altro, impedisce alle nuove generazioni di avere un futuro
nella propria terra. “ Che futuro può avere una città, un territorio dove i
giovani crescono sapendo che dovranno andare via?” è la domanda che
ha posto Giancarlo Spezie in una riunione. Una domanda agghiacciante
che dovrebbe colpire la mente e il cuore delle persone. Invece si
riscontra un’assenza totale non solo di sentimenti ma di visione per il
futuro della nostra terra, tanto è diventato forte il desiderio di arricchirsi.
Gli imprenditori che hanno perso i collaboratori, che loro chiamano mano
d’opera, hanno deciso di importare mano d’opera dall’estero, rifiutando
di adeguarsi al cambiamento di gestione che la nuova situazione ha
determinato. Sarà interessante vedere come andrà a finire!
Coscienti allora della nostra fragilità nel confrontarci con questa realtà –
realtà che sfugge forse volontariamente all’attenzione dei politici e degli
amministratori – ci siamo rivolti alla Chiesa Cattolica nella persona
dell’Arcivescovo Mons. Francesco Alfano, perché sostenga la nostra
azione anche attraverso la promozione della Pastorale per il turismo,
considerata la sua connotazione sociale economica e culturale rispetto
al territorio e alle comunità.

L’ overtourism si può governare decongestionando le aree che ne sono
colpite,
operando prima un’adeguata organizzazione del territorio, che
implica necessariamente anche una più qualificata offerta dei servizi e
una razionale programmazione degli arrivi e promuovendo poi gli altri siti
della regione che offrono potenzialità per attrarre flussi turistici anche
internazionali. Non può sfuggire che là dove esiste il fenomeno di
sovraffollamento si apre un conflitto tra gli abitanti e i turisti, che genera
nella popolazione un male nuovo che si chiama “ turismofobia “ in
seguito alla quale nascono sentimenti di ostilità verso il forestiero.
L’Arcivescovo Francesco Alfano, nel portare il suo saluto al convegno,
ha annunciato che la Pastorale è stata istituita. Riportiamo le sue parole:
“ Il turismo interpella la Chiesa, non possiamo stare a guardare ciò che
accade sotto i nostri occhi, senza domandarci come essere testimoni
della novità e della bellezza del Vangelo. Dai Lavoratori agli imprenditori,
dagli amministratori ai politici, dagli operatori pastorali alle comunità
cristiane a tutti è chiesto di porre attenzione alle persone che
accogliamo ed incontriamo, in un momento di vacanza e di svago,
perché il dialogo sincero e cordiale possa contribuire a costruire legami
di vera fraternità nella giustizia e nel rispetto di tutti. Per la nostra
penisola è una vocazione naturale, che nasce dalla straordinaria
ricchezza ambientale e culturale che custodiamo”.
Di recente una coppia di pensionati con un figlio portatore di handicap è
stata sfrattata per fare posto a un nuovo B&B, mentre, allo scopo di
arricchirsi ulteriormente, una coppia è in cerca di un appartamento da
affittare per trasferirsi dalla casa propria, dove finora ha abitato, che
intende lasciare per trasformarla in B&B.
Povera terra mia, povera terra!
Michele Guglielmo
Presidente Associazione
Aria Nuova Penisola Sorrentina

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