Gigi era uno di noi. Non solo un dirigente sindacale e del movimento operaio a tutto tondo. Ma un instancabile ‘cercatore’. Con una casa, Articolo 1 , ma alla ricerca di una sinistra politica nuovamente popolare radicata nella società e animatrice di una azione critica nei confronti di un presente non assunto come immodificabile. Un comunista italiano, per dirla più nettamente ancora. Un comunista italiano al tempo in cui una forza reale di sinistra politica non c’è. Abbiamo ospitato suoi interventi; abbiamo presentato suoi libri; insieme, per impulso tutto suo e con il sostegno della FILLEA di Alessandro Genovesi, lo scorso anno abbiamo realizzato insieme forse la più importante iniziativa, diventata anche un libro, per ragionare sul rapporto tra CGIL e PCI nel centenario della fondazione di quel partito. In questo senso era uno di noi: fin dall’inizio della nostra esperienza di Infinitimondi vicino e noi alla ricerca come lui. Ciao Gigi, ci mancherai. A Roberta e Riccardo, tutta la nostra vicinanza.

COME LO HA RICORDATO LA SUA CGIL : https://www.collettiva.it/copertine/italia/2022/05/17/news/addio_a_luigi_agostini_una_vita_per_la_cgil-2115444/

IL MANIFESTO:

https://ilmanifesto.it/luigi-agostini-sempre-alla-ricerca-di-nuove-strade

LA CGIL DEL VENETO:

https://www.collettiva.it/copertine/lavoro/2022/05/17/news/la_cgil_del_veneto_ricorda_gigi_agostini-2116698/

IL RICORDO DI ALEDSSANDRO GENOVESI DALLA SUA PAGINA FB:

Per te amico mio che a 18 anni mi hai regalato Sun Tsu e Von Clausewitz, interrogato su “il che fare” ecc., sventoleranno sempre le nostre bandiere rosse. Per noi che non ci siamo mai vergognati di essere stati comunisti. Per noi che siamo ancora alla ricerca di un Neosocialismo. L’omaggio migliore sarà rispettare le tue idee, continuare ad approfondirle e anche a contestarle. Senza trattarle come sepolcri imbiancati. In un mondo senza più quelle gloriose legioni rappresentate dai grandi partiti di massa e dal “lavoro in marcia” che tanto ti facevano luccicare gli occhi. Dobbiamo raccogliere i tanti tuoi scritti dove la curiosità per il nuovo, altro non era che il tentativo di aggiornare costantemente teoria e prassi, modellare un pensiero strategico al contesto e ai mutevoli rapporti di forza, come un vecchio bolscevico. Non ti dimenticheremo mai, compagno Luigi Agostini. È stato un privilegio conoscerti.

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