ADESIONE ALLA CARTA DI CARDITELLO E ALL’OSSERVATORIO AMBIENTALE “STEFANO TONZIELLO”

di Pasquale Iorio
Nell’ambito delle attività messe in atto dalla Fondazione per rilanciare e valorizzare il ruolo del Real Sito di Carditello acquista un particolare valore la firma della “Carta di Carditello” con cui si avvia un nuovo percorso di carattere scientifico e culturale, promosso grazie alla collaborazione attiva tra le istituzioni e le associazioni del terzo settore, espressioni di cittadinanza democratica su un territorio difficile. Come ha sottolineato il ministro Costa, l’obiettivo primario sarà il recupero a fini produttivi (ed anche turistici) delle aree più colpite dall’abbandono di rifiuti e dai roghi. L’intesa è stata sottoscritta con il prefetto di Napoli, Marco Valentini, anche nella qualità di Coordinatore delle Prefetture campane, con Filippo Romano l’incaricato del Ministro dell’Interno alla lotta e al contrasto del fenomeno dei roghi in Campania, la Fondazione Real Sito di Carditello e l’Associazione Stop Biocidio.
Al centro dell’innovativo progetto vi è l’istituzione di un Osservatorio Ambientale della Terra dei Fuochi presso la sede della Fondazione, con l’obiettivo di promuovere eventi ed iniziative di partecipazione consapevole e di informazione dei cittadini sulla tutela dell’ambiente, dei beni comuni e culturali. In modo simbolico l’Osservatorio è dedicato a ‘Stefano Tonziello’, che ha dedicato una vita a queste tematiche.
Con questa Carta il Governo si impegna qui a Carditello per supportare la rete delle associazioni locali e campane in prima fila sui temi dell’ambiente e dello sviluppo locale, che aderiranno formalmente all’Osservatorio (da Aislo ad Agenda 21, dalle Piazze del Sapere ai Siti Reali, dall’Auser al Comitato don Diana). Come ha sottolineato il Direttore della Fondazione Roberto Formato, si tratta di un modello originale, che può essere sperimentato e replicato a livello nazionale. Infatti, il Real Sito di Carditello, oltre a rappresentare un patrimonio di notevole interesse storico e artistico, va visto come un vero e proprio simbolo di riscatto ambientale nella terra dei fuochi (o di gomorra come l’ha definita R. Saviano), in primo luogo grazie alle varie attività già messe in campo dalla stessa Fondazione in sinergia con il Ministro dell’Ambiente (ed anche con altri come il Mibact), con le Prefetture di Napoli e Caserta, e con la rete di associazioni territoriali.


“Con la firma della Carta di Carditello e la nascita dell’Osservatorio – afferma il presidente Luigi Nicolais – la Fondazione non solo conferma la sua vocazione di fattoria reale, dedicata al benessere della comunità e alla crescita economica e sociale del territorio, ma si afferma sempre più come modello innovativo e sostenibile di sperimentazione per la tutela, la prevenzione e il monitoraggio ambientale. La sfida della Fondazione sarà quella di svolgere un ruolo strategico nel processo di formazione e sensibilizzazione dei cittadini, elaborando e attuando il piano turistico-culturale e di valorizzazione anche paesaggistica del Real Sito e delle aree connesse nell’ambito di un itinerario turistico tra i grandi attrattori, come la Reggia Vanvitelliana, il Belvedere di S. Leucio e i due Musei di Capua”.
Particolare attenzione sarà data a piani di formazione, di informazione e di attività promozionali sul territorio con vari enti, con le reti e comitati di cittadini attivi, fondate sulla partecipazione e contributo di volontari esperti in materie ambientali e di storia dell’arte, come ha ribadito nel suo intervento Enzo Tosti dell’Associazione Stop Biocidio.
Infine, l’obiettivo primario della Carta sarà quello di favorire, di sostenere e sperimentare modelli virtuosi e utilizzabili per il recupero delle aree più esposte al rischio di abbandono dei rifiuti. Inoltre, si punterà a potenziare le attività di raccolta, riciclo e recupero, per poter prevenire il rischio incendi e pericolosi roghi (altamente inquinanti), grazie a misure ed interventi per il controllo del territorio ma anche con la realizzazione di apposite iniziative di formazione ed informazione, anche con le scuole e l’università. Tra le prime iniziative da realizzare proponiamo un incontro sulla fondamentale Carta di Faro da poco sottoscritta anche dall’Italia e la realizzazione di una biblioteca dedicata ai libri che raccontano storie ed esperienze legate allo sviluppo ecosostenibile.

Per queste ragioni aderiamo all’Osservatorio in attuazione della Carta come Aislo (Associazione per lo sviluppo locale), come rete delle Piazze del sapere impegnate a diffondere la cultura come fattore di coesione sociale e di apprendimento permanente. Chiederemo di farlo in modo formale anche a Michele Zannini, Portavoce del FTS Casertano, che in provincia di Caserta comprende oltre 20 delle principali associazioni del terzo settore di livello nazionale.

Pasquale Iorio



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