
SALVATORE PARISI
Il 27 agosto L’Ente Idrico Campano si riunisce per deliberare di aumentare le tariffe dei servizi idrici per I cittadini della Provincia di Caserta, dell’Avellinese e del Beneventano, una manovra tariffaria esosa che finirà per tartassare le famiglie senza un rilancio del servizio e senza la garanzia e la prospettiva di un vero risanamento delle gestioni. Giuste quindi le sollevazioni di Comitati di Cittadini e Sindaci contro queste scelte. Queste iniziative vessatorie paiono tendenti solo a favorire la ricerca e l’ingresso di soci privati dentro le compagini societarie . Una scelta sbagliata da rinviare e rivedere per farne discutere le popolazioni coinvolte, i Sindaci, ed il nuovo Consiglio Regionale che dovrà essere eletto tra qualche mese . Dove si spera , ci sia la Svolta necessaria per bloccare le procedure di privatizzazione del settore volute e attuate dalla Giunta Regionale uscente attraverso la pubblicazione di atti di gara per trovare soci privati per Sannio Acque , Napoli Nord, Grande Adduzione, ed ora anche per ITL Caserta , ed infine la paventata trasformazione di ABC-Napoli A.S. in S.p.a. da aprire a privati. Si riaffermi il principio referendario che la gestione della risorsa Acqua sia Pubblica e lontano dagli affari di privati che hanno il solo scopo di lucrare su una risorsa che deve essere gestita bene e da mani pubbliche. Su questi temi chiederemo al Presidente incaricato del Centro Sinistra per la Campania di dare concreti segnali di un cambio di orizzonte strategico per il settore dei servizi idrici.
Salvatore Parisi Comitato Esecutivo di EIC
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IL COMUNICATO DEL PRC
CONTRO IL CARO BOLLETTE – NO ALLA PRIVATIZZAZIONE DELL’ACQUA
Il Partito della Rifondazione Comunista della Campania aderisce al Presidio indetto dal Coordinamento Regionale per l’ACqua pubblica che si terrà MERCOLEDÌ 27 AGOSTO a Napoli (ore 15, via De Gasperi davanti alla sede dell’Ente Idrico Campano).
È un appuntamento importante perché è davvero necessario far sentire la voce di chi ha veramente a cuore i beni comuni a partire dall’acqua.
Mai come ora ci ritroviamo con interi territori SVENDUTI A MULTINAZIONALI che lucrano su un bene assolutamente primario, facendo carta straccia della volontà popolare espressasi chiaramente col Referendum del 2011, che aveva dichiarato l’acqua bene pubblico non privatizzabile.
Il Sannio, la provincia di Caserta, Napoli Nord e l’Irpinia sono gia state date in pasto al Mercato.
Finanche ABC NAPOLI azienda speciale, unica esperienza di ripubblicizzazione in Italia, rischia di scomparire dopo che la scissione di 31 Comuni dell’area metropolitana l’ha cosi pesantemente indebolita.
E in aggiunta, il PNRR, che doveva portare tanti benefici in nome della Next Generation, s’è rivelato, proprio sul principale dei beni comuni, un vero “buco nell’acqua”, lasciando senza fondi e senza investimenti proprio quei territori che invece avrebbero avuto più bisogno di interventi sulla rete idrica.
Negli anni e nei mesi scorsi
il Presidente della giunta regionale De Luca presentava ai cittadini e le cittadine della Campania l’Autonomia Idrica regionale come miracolosa chiave di volta per rimettere ordine nel sistema idrico. Ma in realtà copriva con parole roboanti l’evidente fallimento della Legge di Riordino del Servizio Idrico del 2015, di cui auspichiamo un rapido e definitivo superamento.
Occorre, infatti, una decisione inequivoca dell’Ente Regione, che dichiari, con apposita Legge regionale, l’acqua bene comune pubblico essenziale, non privatizzabile e costitutivamente separato dalle logiche di mercato.
Il Presidio di mercoledì 27 serve esattamente a questo: a riaprire la questione dell’acqua pubblica in Campania.
Ed è urgente aprirla subito perché già in Irpinia si è avviato un ulteriore gravissimo attacco all’acqua pubblica, che sta suscitando le giuste proteste di molti Consigli Comunali.
Il Presidio è indetto, perciò, anche in solidarietà con la Comunità irpina alle prese con una emergenza idrica e con la beffa dell’aumento delle Tariffe.
Non è vero che si è aperta la la fase del Riordino del Servizio idrico, come scrivono i giornali. Quello che sta avvenendo è invece la creazione di divisioni tra i territori, al fine di calare scelte dall’alto e impedire ogni gestione in linea col risultato referendario del 2011.
È questo il disegno che dobbiamo contrastare.
Ma la data del 27 Agosto per rivendicare il carattere pubblico dell’acqua e dire STOP AGLI AUMENTI TARIFFARI va, per noi, anche oltre la questione decisiva dell’acqua. È anche un annuncio, può diventare un annuncio, di autunno caldo contro il CAROVITA, contro le spese per il RIARMO e contro una FINANZIARIA del Governo Meloni del tutto indifferente rispetto al nostro Sud.
E allora: rafforziamo quanto più possibile il presidio di mercoledì 27 in Via de Gasperi a Napoli, a partire dalle ore 15.
Contro il CARO BOLLETTE e per dire NO alla privatizzazione dell’acqua.
Partito della Rifondazione Comunista – Comitato Regionale della Campania