Abbiamo dato conto dei due importanti Appelli resi pubblici in questi giorni: il primo ad opera di un largo numero di uomini e donne di cultura e indirizzato direttamente ai segretari di PD e 5S ( https://www.infinitimondi.eu/2025/08/04/regionali-in-campania-appello-di-intellettuali-e-militanti-ai-segretari-nazionali-di-pd-e-5s-per-una-svolta-reale-del-centrosinistra/ ); il secondo ad operainvece di un largo quadro di militanti di Pd e ‘senza casa’ ( https://www.infinitimondi.eu/2025/08/11/la-sfida-della-campania-altro-appello-di-tanti-militanti-del-pd-e-di-tanti-altri-senza-casaa-sinistra-che-segnalano-una-grande-sofferenza-politica-e-reclamano-una-svolta-per-le-prossime-regionali/ ).
Il primo da’ appuntamento ad una Assemblea pubblica a fine settembre. Il secondo da’ già appuntamento il prossimo 4 settembre ad un incontro pubblico con Gianni Cuperlo: per quanto rivolto a tutto il centrosinistra, questo secondo sembra quindi voler animare in primo luogo una dialettica interna al PD.
Entrambi mettono in risalto un elemento di fondo: la difficoltà fino a vera e propria sofferenza, di rapporto tra un’area vasta, che peraltro non si racchiude sono nei mondi rappresentati dalle due prese di posizione, e il PD e la sua Segretaria.
L’accordo, in classico stile di altri tempi della Repubblica tanto vituperati, e che ha determinato un vero e proprio ribaltamento degli orientamenti delle politiche in Campania ad opera del Gruppo dirigente del PD , ma anche dei 5S, espone questo gruppo dirigente, per la prima volta, ad una esplicita critica da sinistra: fino ad ora, erano state le componenti riformiste e moderate del PD a criticare più volte la Segretaria per un suo presunto eccessivo spostamento a sinistra ( da ultimo sulla vicenda dei Referendum).
Nel momento in cui invece si materializza una intesa, non sconfessata da alcuno, che fa sì che il Padre venga santificato, il Figlio promosso a Segretario Regionale, il nuovo Consiglio Regionale ipotecato, tra liste ufficiali e ‘civiche’, da un numero di Consiglieri di stretta osservanza e programmi, contenuti, svolte partecipative rimangono terreno di discussione solo per movimenti, associazioni e intellettuali, per la prima volta nella Segreteria Schlein cambia il quadro: viene una scelta che legittima pienamente quel che invece il nuovo corso intendeva smantellare con decisione per ricollocare il PD nel cuore della società e su un terreno di rinnovamento della politica.
Se gruppi di potere, aggregazioni elettoralistiche, componenti leaderistiche e abbondantemente trasformistiche vengono così premiate, questo vuol dire qualcosa di profondo di cui occorrerà prendere atto.
Da un po’ di tempo proviamo a ribadirlo, in modo abbastanza solitario ma non meno convinto perchè fondato non su pre-giudizi ma su una analisi della situazione abbastanza obiettiva e sulla base delle esperienze di movimento di cui siamo stati partecipi: questa scelta che il PD opera, non è un incidente di percorso. Troppo forte è stato lo scontro, fino al vituperio gratuito, alle sguaiatezze estreme, alla polemica violenta per considerare questa intesa, se poi effettivamente andrà in porto per come sembra oggi, come una svista.
Essa dice invece che il PD è questo: è chi vuole cambiarlo e chi non vuole, entrambi legittimati da questa vicenda.
E che chi vuole cambiarlo non ha una idea strategica valida di riforma della politica e di lettura critica della società; continua a riproporre una lettura della modernità che evita di nominare il capitalismo quando esso domina ma anche va in crisi verticale; dice SI ai Referendum ma non vede il tema di una radice sociale nuova e nuovamente radicata da dare alla sinistra.
Ecco perchè le mobilitazioni che gli Appelli sottendono sono importanti.
Ma segnalano anche un punto limite.
E cioè, se non passano nella loro forte aspirazione al rinnovamento, forse vorrà dire che, tanto più dopo quasi tre anni di Segretaria Schlein e di riforme mancate, il PD questo è, è inutile girarci intorno: una contraddizione non risolta tra componenti progressive e componenti conservatrici.
E probabilmente non risolvibile nel quadro dato.
Di sicuro non risolvibile per naturale evoluzione delle cose.
Gianfranco Nappi
arrivederci Aniello, amico e compagno di tante battaglie.