Anche alla mia età (76 anni) è legittimo avere un sogno utile per il futuro dei nostri giovani. L’idea è di fare ogni sforzo per lasciare ai giovani un mondo di pace. La proposta è quella di produrre trattori al posto dei carri armati da destinare direttamente alle comunità rurali spesso sradicate dalle terre dall’accaparramento globale. L’obiettivo dovrebbe essere quello di destinare questi trattori direttamente alle comunità rurali locali senza l’intermediazione di dittatori corrotti è un passo importante verso la promozione della pace e dello sviluppo sostenibile. L’uso di trattori e attrezzature agricole nelle comunità rurali può avere diversi benefici. Fornire trattori direttamente alle comunità locali aiuta a promuovere l’autosufficienza e l’indipendenza. Ciò riduce la dipendenza da aiuti esterni e offre alle persone l’opportunità di prendere decisioni autonome sulle loro attività agricole.

Tuttavia, è importante riconoscere che implementare un’iniziativa del genere richiederà una pianificazione approfondita e una collaborazione internazionale. Potrebbe essere necessario coinvolgere organizzazioni internazionali e soprattutto le ONG per garantire il successo del programma e prevenire eventuali abusi o appropriazioni indebite dei trattori e integrare l’iniziativa con un programma di formazione e l’assistenza tecnica.

Un modello simile all’esperienza delle “Cattedre Ambulanti di Agricoltura” che dalla fine dell’800 e fino al 1934 allo sviluppo dell’agricoltura italiana. Da un report del ministero della Difesa tedesco emerge che un Leopard 2A7+ MBT, il modello più moderno disponibile di questa generazione, ha un prezzo tra i 13 e 15 milioni di euro. Un trattore agricolo di 80 CV compreso attrezzature costa circa 80 mila euro.

Con il costo medio di un carro armato di 8 milioni di euro potremmo comprare 100 trattori con le attrezzature. Con un trattore si possono coltivare anche 100 ettari di terra… Ogni ettaro può produrre cibo per 5 persone…quindi ( 100 per 100 per 5 ) con il costo di un carro armato potremmo produrre cibo per 50 mila persone! Il calcolo si basa un minimo di circa 1000 mq persona, con una dieta prevalentemente vegetale (patate, legumi, ortaggi, uova e carne ogni tanto).Di conseguenza con costo di 200 carri armati al prezzo medio di 8.000.000 € ognuno…costano 1.600.000.000 € con cui possiamo comprare 20.000 trattori da 80.000 € in grado di coltivare 8.000.000 ha e sfamare 40.000.000 di esseri umani! Destinando risorse come i trattori invece di armi, si contribuisce a ridurre il potenziale di conflitto e violenza nelle regioni rurali. L’agricoltura sostenibile e lo sviluppo rurale possono essere fattori chiave per stabilizzare le aree vulnerabili. Questa proposta nasce anche dall’esperienza maturata all’inizio del 2000 dalla Provincia di Benevento che in collaborazione con alcune ONG furono inviati 2 trattori : uno in Congo e uno in Costa D’Avorio. La donazione del primo trattore fu fatta direttamente al mons. Jean Claude Makaya, vescovo di Pointe-Noire, in Congo.

https:/youtu.be/Wp0vkTHXz4w

E’ da notare che i mezzi donati alla Costa d’Avorio non richiedevano manutenzione e conoscenze particolarmente sofisticate, che non potevano essere reperite nei luoghi dove erano destinati ad operare : per tale motivo il trattore non venne scelto di ultima generazione (realizzati con grande dispiego di elettronica) e si rese necessario un preventivo lavoro di restauro. Le attrezzature, a cura della Organizzazione non governativa di Cooperazione allo sviluppo “Cooperazione Internazionale Sud Sud”, raggiungeranno al città di Grand Bassam e saranno messe a disposizione gratuita del “Centre pour l’Enfance Abandonnée dans la Côte d’Ivoire”. Le scelte fatte in cooperazione con le ONG Pangea e “Cooperazione Internazionale Sud Sud” con l’obbiettivo di dare priorità alla realtà di bambini abbandonati.(Orfani di guerre e di Aids). In conclusione, l’idea è quella di produrre trattori per le comunità rurali al posto dei carri armati è una proposta che meriterebbe sicuramente attenzione e discussione. L’obiettivo ultimo è di promuovere la pace, la stabilità e lo sviluppo sostenibile, evitando il più possibile di alimentare conflitti e dittature attraverso la vendita di armi.

Carmine Nardone




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