di Gianfranco Nappi

Stiamo avendo in questi giorni la dimostrazione di quanta irresponsabilità vi sia nella politica della destra in Italia. Nel varco apertole dalla supponenza di PD,5S e Conte – all’epoca in carica – e, soprattutto, dall’inqualificabile pratica politica che tutto ha ridotto a manovra e a sterile rivincita di Renzi, e di cui porterà sulle spalle per lungo tempo la gravosa responsabilità, essa si è infilata ed è tornata gagliarda a macinare il suo gioco con Salvini e Meloni in alleanza competitiva.

Il problema è che avviene tutto a Pandemia ancora in corso; a morti ancora drammaticamente alte; con Regioni il cui indice di contagio è ancora abbondantemente sopra il 10% – qualcuno sa spiegare la situazione della Campania che dopo un mese e mezzo di zona rossa si ritrova ancora questo indice al 13%? – ; con terapie intensive saturate ben oltre il 3o%; con un Comitato Tecnico Scientifico abbastanza ‘manomesso’ nella sua composizione – c’è chi parla apertamente di lottizzazione politica -; con una Comunità Scientifica più che perplessa sull’andamento assunto dalle decisioni.

Siamo al …che Dio ce la mandi buona: questa è in sintesi la verità scientifica a cui gli aperturisti ad ogni costo si affidano; gli aperturisti per calcolo politico sulla pelle del paese.

E’ vero che a differenza dello scorso anno c’è una campagna vaccinale in corso che fa ben sperare. Ma allora, non valeva la pena di tenersi fermi ancora poche altre settimane così da farla ancora andare avanti questa campagna vaccinale che vede , ad oggi, completamente vaccinati l’82% degli ultranovantenni ma solo il 52% degli over 80 e solo il 5% di coloro che sono tra i 70 e i 79 anni?

E, sempre detto per inciso, qualcuno sa spiegare com’è che in Campania, questa nostra Regione dei primati del suo governo, siamo terzultimi tra le regioni italiane per dosi somministrate su 100.000 abitanti; terzultimi per percentuale di over 80 almeno con una dose, 73%; tra i 70 e 79 anni solo il 5% ha ricevuto due dosi?

Certo che c’è un paese che non ce la fa più. Certo che c’è tutto un mondo, in parte anche non visibile, di sofferenza sociale. Ma allora non sarebbe stato meglio potenziare gli aiuti alle categorie più esposte per poche altre settimane e poi rilanciare l’intero paese con ancora maggiore forza?

Appare evidente che invece ha preso il sopravvento un calcolo politico.

Appare evidente che Salvini ha ripreso la sua strada: ogni giorno un obiettivo nuovo e diverso per far crescere la sua pressione, fino all’approvare in una sede i provvedimenti e poi sconfessarli nel Consiglio dei ministri, nel mentre Fratelli d’Italia, muovendosi di conserva, incalza con la sua campagna indecorosa un onesto e serio Ministro della Repubblica come Speranza.

Regge questa situazione? E quanto dura così Draghi? E in aquesta situazione quale Recovery Plan si annuncia? E, di grazia, non per dire sempre le stesse cose, quale altra strategia è in campo? Sì, Conte e Letta stanno facendo un sacco di incontri. Buon lavoro. E … che Dio ce la mandi buona Italia.

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1 commento

  1. Siamo alle solite.hanno usato conte(tutti) come salvagente e lo fanno adesso con draghi.il premier per questi clan voraci e ‘sangunari’ non e’ altro che un galba di turno….

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